Bonus Fiscale 2024

La Detrazione

L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dal Dpr 917/86 art. 16-bis, e consiste in una detrazione dall’Irpef di una quota delle spese sostenute.

L’agevolazione fiscale per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici (ecobonus), è stata introdotta dalla Legge 296/2006 art. 1 – commi da 344 a 349, e attualmente disciplinata dal Decreto Legge n° 63 / 2013 art. 14 (convertito dalla Legge n° 90 / 2013).

A seguito di successive norme di dettaglio (Articolo 1, comma 37 della Legge n. 234/2021 – Legge di Bilancio pluriennale 2022/2024), per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, è possibile usufruire di una detrazione del 50% e di un limite massimo di spesa di 96.000 euro, più elevati rispetto al passato; la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Gli interventi che beneficiano di tali agevolazioni possono riguardare singole unità abitative e/o parti comuni di edifici condominiali; possono accedere ai benefici fiscali previsti dalla normativa sia i privati, sia i professionisti, che gli esercizi pubblici e le aziende di qualsiasi forma giuridica. La tipologia degli interventi ammissibili comprende: Manutenzione straordinaria, Restauro e risanamento conservativo, Ristrutturazione edilizia, Prevenzione del rischio di atti illeciti da parte di terzi, Eliminazione delle barriere architettoniche o adeguamento della mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi.

I benefici fiscali per i lavori sul patrimonio immobiliare non si esauriscono con la detrazione Irpef; altre significative agevolazioni, infatti, sono state introdotte negli anni; tra queste, per esempio, la possibilità di pagare l’Iva in misura ridotta e quella di portare in detrazione gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare l’abitazione principale.

Gli Adempimenti

Gli adempimenti previsti per ottenere la detrazione, per spese di ristrutturazione o per interventi di efficientamento energetico, sono stati semplificati rispetto al passato.

• Occorre indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile oggetto dell’intervento

• Entro 90 giorni dalla conclusione di un intervento di efficientamento energetico occorre comunicare all’ENEA, tramite il portale istituzionale, i dati identificativi dell’intervento.

Inoltre, occorre conservare ed esibire, ad eventuale richiesta degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, i seguenti documenti:

• fatture relative agli interventi
• ricevute dei bonifici “parlanti”, contenenti codice fiscale del beneficiario della detrazione, P.IVA della Ditta che ha eseguito i lavori, e causale del versamento contenente la norma per le agevolazioni
• accatastamento (DOCFA) ovvero domanda di accatastamento se l’immobile non è ancora censito
• notifica preliminare alla ASL, se necessaria, con le modalità stabilite dalla Regione Sardegna
• Titoli abilitativi necessari per l’intervento (permesso di costruire, SCIA, CILA) o, se la normativa non prevede alcun titolo abilitativo, dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
• in caso di interventi su condominio: delibera assembleare di approvazione dell’esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese
• in caso di interventi effettuati dal detentore dell’immobile: dichiarazione di consenso del possessore dell’immobile all’esecuzione dei lavori
• ricevute di pagamento delle imposte comunali (IMU – TASI), se dovute